| come spettacolo è molto particolare, per certi versi mi ha ricordato lo storyteller, e non perchè è acustico (in quello gli arrangiamenti erano più barocchi, vedi alla voce garson, in questo sono più scarni, solo chitarra e voce, al massimo qualche linea di piano o un po' di percussioni sorde) ma perchè ha un andamento altalenante che si barcamena tra momenti molto intimi e sentiti (soprattutto la seconda parte, i pezzi sono più validi, friends as lovers è fantastica e le altre, anche le cover, unplugged hanno un loro perchè) ad altri un po' meno validi, soprattutto certi pezzi di tfe (a100, walking shade, dia, pretty star, i'm ready) sembrano piuttosto deboli con questa resa acustica... altri di tfe, come now and then e to love somebody invece sono meglio così che nel disco. Aspettavo con molta ansia di sentire questo concerto perchè mi serviva per "chiudere" la mia comprensione di tfe. Ho sempre pensato che gli arrangiamenti nel disco fossero tanto costruiti, freddi o appiccicosi da indebolire le melodie e far sembrare brutte anche canzoni che non lo erano; ho sempre pensato che se il disco fosse stato acustico, folk o comunque più "classico" (qualunque cosa voglia dire) avrebbe funzionato molto meglio in generale. Quando ho saputo di questo concerto, quel luglio 2005, non vedevo l'ora di sentirne l'audio per capire alcune cose. Ascoltando questo boot mi sono reso conto che certe canzoni non solo non funzionano acustiche, ma che anzi è meglio tenercele come appaiono su tfe (parlo di walking shade, a100, the cameraeye)... mentre altre brutte sembravano e brutte restano, qualunque arrangiamento gli metti (pretty star, i'm ready, dia). Ovvio che queste sono solo le mie opinioni, scusatemi per il lungo post! E grazie infinite ancora a dan!
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