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| Dato un veloce ascolto alle 8 tracce (quindi mi riservo di cambiare - anche se parzialmente - il mio giudizio). La mia impressione è che quest'album segnerà la fine del progetto Pumpkins. Al netto degli entusiasmi dei componenti finalmente ritrovati dopo 3 lustri, al di là del mega tour nostalgico conclusosi con la data bolognese, sarà proprio l'interesse ritrovato da parte dei mass-media (specializzati e non) e degli ascoltatori occasionali nei confronti delle Zucche a sancirne (un pò come accadde nel 2007-2008 dopo la pubblicazione di Zeitgeist) la fine. Quest'album non verrà minimamente apprezzato e, anzi, fortemente criticate e "perculato". Ed è giusto così, perché è un album che fa molto male alla discografia della band (oramai gli album che apprezzo sono quasi in parità rispetto a quelli insignificanti/brutti) e che non merita tutto il clamore che ha sollevato negli ultimi mesi. Fosse uscito in sordina come capitato a Monuments e, in parte, a Oceania avrei ancora speranze di vedere il seguito già annunciato ove magari l'influenza di Iha e di Chamberlin in sala prove (non solo per registrare cose già scritte e intoccabili) si sarebbe magari fatta sentire, ma dubito che l'entusiasmo dei tre rimarrà tale dopo sta botta che si apprestano a prendere.
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