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view post Posted on 12/1/2019, 14:58
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Visto che ci sono mi segnalo da solo:

CITAZIONE (absolute @ 14/11/2009, 02:58) 
Boogiepop Phantom
Boogiepop Phantom è una serie horror di dodici puntate. In realtà lo vidi per la prima volta cinque anni fa perché avevo letto in rete che molti lo accomunavano a Lain. Però lo guardai con poca attenzione (forse perché piuttosto lento) e l'ho rivisto questo mese praticamente ricordando solo qualche scena. La prima cosa che posso dire è che stranamente vanta un doppiaggio in italiano piuttosto azzeccato (anche se, ahimè, non sono mai riuscito a vederlo in lingua originale), che comunque aiuta molto considerando che ci sono spesso dialoghi lunghi dove la maggior parte delle informazioni sono superflue (servono solo a caratterizzare i personaggi). Indubbiamente lo si può definire un anime "psicologico", anche se, a dirla tutta, avrebbero potuto dimezzare il numero delle puntate senza dover stravolgere troppo la trama (come ho detto, è un anime lento). Visivamente è molto suggestivo, tutte le scene sono pervase da questa "patina" giallognola e i paesaggi sono molto scuri, con character design piuttosto semplici (tanto che per Boogiepop si sono dovuti inventare quel costume che sembra uscito dai sogni allucinati di un cosplayer).
La trama non è sintetizzabile senza spoiler, dirò solo che in pratica dai primi episodi vengono raccontate le storie di diversi personaggi che anche se non hanno nulla in comune tra loro, avranno nell'epilogo tutti un punto di connessione con gli altri (in realtà tutto lo svolgimento è molto misterioso, solo all'ottavo episodio iniziano a spiegare qualcosa). La cosa divertente è che anche se ogni episodio si concentra su personaggi diversi in realtà le varie connessioni sono piazzate lì in bella vista, quindi ci sono scene che si sovrappongono o personaggi che si incontrano rendendo lo sviluppo abbastanza interessante.
Per quanto riguarda il paragone con Lain. Beh, sono di parte (considero Lain il miglior anime che abbia mai visto), però qualcosa c'è. Come ambientazione (nonostante gli stili diversi), la città è vista come un intricato e tecnologico ammasso di stradine e cavi elettrici, e casualmente in Boogiepop Phantom c'è sempre qualcuno che si ritrova isolato in palazzi in costruzione o vicoli poco frequentati e pure male illuminati. Poi c'è l'approfondimento psicologico, anche se in Boogiepop Phantom questo è dovuto a fattori di vario tipo. Insomma, ci sono molti punti di contatto (ad esempio in entrambi c'è un'entità "elettrica" che interagisce con la realtà), ma sostanzialmente li metterei su due piani diversi, per quanto anche Boogiepop mi sia piaciuto.
In conclusione, lo consiglio, ma vi avviso da subito che potrebbe risultare noioso se lo vedete con aspettaitive sbagliate (non è di sicuro una serie di azione).

Ho appena scoperto che sta uscendo una nuova serie. Magari con la grafica moderna migliora e la storia rimane interessante. Speriamo. Sono mediamente positivo perché da poco ho visto:

CITAZIONE (absolute @ 16/4/2009, 08:24) 
Ho appena finito di vedere Kino no Tabi (Kino's Journey).

Anime di tredici episodi cui si aggiungono due film da mezz'ora e una puntata "prologo" di un quarto d'ora. Se avete visto la puntata che ho linkato in un'altra discussione avrete già capito che si tratta di un anime sui generis. L'ho visto catalogato nel genere "slice of life", ma ritengo che non si adatti a pieno visto che ci sono diverse scene di azione (anche se "non classiche"). Una definizione che ho letto e che invece mi sembra calzargli meglio è "un moderno Piccolo Principe", visto che Kino (insieme alla sua motocicletta parlante Hermes) viaggia attraverso questi immaginari paesi ognuno dei quali governato da strane regole del tutto fuori dall'ordinario, e ovviamente di puro significato allegorico. L'atmosfera mi ha ricordato abbastanza Haibane Renmei, con cui infatti condivide gli autori.
Dal punto di vista dell'animazione non ho gradito troppo i tratti eccessivamente smussati, i colori un po' "a pastello" e character design stilizzati, ma nonostante ciò si riesce a guardare senza storcere troppo il naso. Menzione speciale per il secondo film, qui l'animazione è molto più fluida e si vede che hanno cercato di offrire un prodotto più curato.
In conclusione, è uno di quegli anime che all'inizio ti spiazzano, ma che poi si rivelano validi, anche se immagino molte persone lo riterranno superficiale per la (genuina) semplicità con cui vengono affrontate le tematiche.

La nuova serie di Kino no Tabi che è bella quanto la vecchia ma con una veste grafica migliorata, sebbene continui a non apprezzare particolarmente nessuna delle due. Ma le storie sono quelle e non si rimane delusi.
 
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view post Posted on 9/6/2021, 09:26
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Riesumo il forum perché ho pensato a questa discussione dopo aver visto il teaser della nuova serie live action di Cowboy Bebop. Sono stranamente ottimista, nonostante il disastro del film di Ghost in the Shell con Scarlett Johansson (abbondantemente brutto). Chissà cosa ne pensa Zihuatanejo.
 
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