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Musike'

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TheGrandWazoo
icon13  view post Posted on 8/2/2012, 18:19




Tema libero con rischio ( speriamo ) di confronto,discussione e persin polemica:

Cosa e' per voi la musica, come ne fruite, che cosa vi provoca e che caratteristiche deve avere la musica che preferite ascoltare e quella che invece proprio vi risulta repellente.

La mia risposta e' lunga, finisco di elaborarla e la imprimo qui,
se nel frattempo qualcuno meno complicato avesse voglia
vada, vadi.

 
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view post Posted on 8/2/2012, 21:34
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RANTUMIIIIIIIIIII

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Bellissima discussione :)

Per quanto mi riguarda... la musica che mi piace davvero mi trasmette qualcosa. Poi è difficile dire cosa, non sono mai stato granché con le parole e con lo scritto è ancora più difficile esprimersi compiutamente, ma le canzoni che amo mi lasciano dentro qualcosa... e mi fanno sempre venir voglia di riascoltarle, magari anche a distanza di tempo, per provare le stesse sensazioni che ho provato negli ascolti precedenti o per cercare di coglierne nuovi aspetti... In quest'ultimo aspetto la musica dei Pumpkins, spesso maniacalmente curata nei dettagli (soprattutto Siamese Dream, ma anche in Mellon Collie ci sono canzoni in cui si può tranquillamente perdersi), dà delle belle soddisfazioni :).

Non ho nessuna pretesa di avere un grande orecchio o una grande cultura musicale perché non ho nessuno dei due, ma mi piace andare in cerca di cose (per me) nuove, artisti (anche estremamente famosi) dei quali conosco poco o nulla... un po' per ampliare le mie conoscenze, un po' (di più) per cercare sensazioni "nuove".

Sono abbastanza pochi gli album che mi piacciono per intero, per cause varie ascolto molto spesso musica sull'iPod e così finisco per ascoltare due-tre canzoni e poi passare ad altro... ma ci sono dischi (il primo che mi viene in mente è Adore) che in certe situazioni sono perfetti, e per i quali ascoltare tutte le canzoni insieme dà davvero qualcosa di più che ascoltarle separatamente... e non necessariamente si tratta di concept album, anzi.

Quello che mi infastidisce è la pretenziosità, in qualunque forma... Non mi piace il concetto di sperimentare in modo fine a sé stesso, se le innovazioni non servono a rendere in qualche modo più "efficace" la canzone ma solo a tentar qualcosa di nuovo per il gusto di far vedere quanto l'artista è coraggioso, "avanti"... allora c'è qualcosa che non va. Così come non apprezzo i cantanti e i gruppi banalmente politicizzati e chi, anche non schierato politicamente, mette i propri testi (spesso anche banali...) assolutamente in primo piano e relega la musica a semplice accompagnamento, contorno... ci sono mezzi più adatti per questi intenti. Anche i freddi virtuosismi tecnici mi lasciano abbastanza indifferente (e per questo mi risulta ancora più apprezzabile un musicista come Jimmy Chamberlin...)
 
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Guitar zero
view post Posted on 9/2/2012, 15:11




E' meglio cominciare elencando le proprie preferenze e regole musicali o sfatando i falsi miti/idoli?

Scelgo di postare poco a poco altrimenti ne esce un post troppo lungo durante il quale calerebbe l'attenzione del lettore di turno.
 
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Guitar zero
view post Posted on 9/2/2012, 16:43




CITAZIONE (TheGrandWazoo @ 8/2/2012, 18:19) 
Cosa e' per voi la musica, come ne fruite, che cosa vi provoca e che caratteristiche deve avere la musica che preferite ascoltare e quella che invece proprio vi risulta repellente.

Come a scuola: ^_^

La musica è un linguaggio.
La musica è come... le ricetta: c'è un numero finito di ingredienti da cui si possono ricavare diverse combinazioni
(come i "piatti", non quelli della batteria e nemmeno quelli del servizio da cucina)
.
La musica è come un vestito: per ogni situazione/occasione/contesto c'è quello giusto.

Preferisco gli artisti che ci mettono Er Core.
Sono ripugnanti gli artisti che danno quello che si aspettano pubblico e mercato discografico.

Giudico la musica da ciò che vuole dire l'artista, non dal sound o dalle scelte stilistiche.

Più avanti farò dei nomi. Forse.
 
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TheGrandWazoo
view post Posted on 11/2/2012, 17:22




fino ad ora le risposte mi stanno piacendo moltissimo, ci sara' molto da scrivere a riguardo,
attendo ancora un pizzichino e poi saranno cavoli ( ahahahha ) !
 
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TheGrandWazoo
view post Posted on 13/2/2012, 01:11




Decido anche io di frammentare la risposta in tante puntate:

La musica, al di la' di quello che ti insegnano a scuola con tutte le
bellissime definizioni di fantasia che mai neanche si avvicineranno
lontanamente a cio' che si sente quando ci si immerge
dentro l'arte delle muse, per me rappresenta una manifestazione
su piu' piani di una sorta di miracolo totale.

La scienza fisica definisce il suono in una serie di
compressioni e rarefazioni dell'aria
di conseguenza i suoni ordinati secondo melodia e armonia
tracciano nell'aere compressioni e rarefazioni di perfette geometrie
che massaggiano corpo anima e spirito del presente ascoltatore
ma senza mediazioni dialettiche.
Mentre un qualunque linguaggio va' decodificato consciamente o inconsciamente
per esser compreso,
la musica e' dritta, arriva dove deve per la sua via preferenziale
per questo non occorre aver cultura alcuna per riconoscere del genio
negli intrecci armonici o contrappuntistici di Bach J.S. o Clementi Muzio
e trovare la massima beatitudine e riequilibrio
nell'ascolto di tali espressioni artistiche.

La mia musica preferita e' la musica classica a parimerito con la musica popolare dal mondo
( con maggior predilezione per l'Asia a dire il vero anche se non ho trovato fino ad oggi musica popolare che non mi intrighi ) .

Tra i nomi assoluti della musica classica che mi mandano proprio in estasi totale,
nomino Guillame de Machault, Leoninus, Perotinus, Wagner, qualcosa di Liszt, Beethoven, Mozart, Haydn, Muzio Clementi gia' citato sopra, cosi' come Bach e figli ( Bach ebbe quasi venti figli quasi tutti grandi compositori ), Paganini, Stravinsky, Haendel e altri che appena mi vengono scrivero'.

La musica che mi risulta repellente e' al momento la dubstep moderna,
mi da' proprio nausea interiore, sento che manca di ritmo,
suono la batteria, per me il ritmo e' fondamentale e ci sono molte canzoni anche semplici
il cui contenuto ritmico pero' risulta interessante mentre nella dubstep moderna
non vedo nessun elemento di interesse e i suoni hyperdistorti alla lunga
mi provocano lo stesso effetto lassativo di due cucchiaini di lattosio.

Stessa cosa con la glitch music ( flanger esclusi ) e molta musica elettronica
che prima mi faceva impazzire ( tra l'altro sono un esperto di sintetizzatori e sintesi, posso pure programmarli conoscendo il cSound, un linguaggio di programmazione per sintetizzatori )
e che ora mi turba.

Degli altri generi si scrivera' in seguito, per oggi andra' bene cosi'-

Sull'analogia musica-cucina sono pienamente d'accordo ( difatti amo pure cucinare ! )

Sulla pretenziosita' di cui parla Obscured91 e sul pubblicare lavori tecnici fini a se' stessi
potremmo scrivere trattati lunghi come elenchi del telefono di nazioni grandi
ma in sintesi
credo che buona parte delle case discografiche abbiano perso il ruolo
bellissimo che svolgevano nel passato, cioe' una volta riconosciuto il talento o il genio,
lavoravano per lui, per esaltarlo.
Oggi si impacchetta l'eccesso ma non l'eccesso di creativita',
oggi si impacchetta una struttura studiata a tavolino e si impone come moda
apponendo a corredo finte statistiche e classifiche vendute.

Vendute a chi non ha vedute.

Ecco cosa scrive Fripp il chitarrista dei King Crimson riguardo al concetto di cui sopra,
chiudo questa prima dissertazione con questa sua meravigliosa veduta :

I musicisti si occupano di musica; i musicisti professionisti si occupano di affari.
Se il vostro scopo è di essere un musicista, allora molto probabilmente è
meglio che non diventiate musicisti professionisti. Se il nostro fine è
di servire la musica, allora questo fa parte del prezzo che dobbiamo
pagare per tale privilegio.


 
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view post Posted on 13/2/2012, 02:04
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Stinktier

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ragazzi ma che spavento che mi avete fatto prendere

pensavo avessero chiuso youporn e siti fratelli
 
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Guitar zero
view post Posted on 13/2/2012, 10:14




CITAZIONE (TheGrandWazoo @ 13/2/2012, 01:11) 
Ecco cosa scrive Fripp il chitarrista dei King Crimson riguardo al concetto di cui sopra,
chiudo questa prima dissertazione con questa sua meravigliosa veduta :

I musicisti si occupano di musica; i musicisti professionisti si occupano di affari.
Se il vostro scopo è di essere un musicista, allora molto probabilmente è
meglio che non diventiate musicisti professionisti. Se il nostro fine è
di servire la musica, allora questo fa parte del prezzo che dobbiamo
pagare per tale privilegio.

Beh, dalle labbra del Maestro Robert non potevano che uscire parole sagge. Però l'ho trovato leggermente minimizzante quando ha definito i King Crimson "un modo di fare le cose". "Un modo di fare le cose per bene" aggiungerei. In realtà è una definizione che calza benissimo anche per altri progetti musicali che non sono basati sulla classica concezione di "band".

CITAZIONE (TheGrandWazoo @ 11/2/2012, 17:22) 
fino ad ora le risposte mi stanno piacendo moltissimo, ci sara' molto da scrivere a riguardo,
attendo ancora un pizzichino e poi saranno cavoli ( ahahahha ) !

scateniamo l'inferno allora :ph34r:

 
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TheGrandWazoo
view post Posted on 15/2/2012, 19:09




Scusate se scrivo ancora di me ma
provero' a descrivere il mio punto di vista a tratti filosofico/metafisico sull'argomento radice.

Semplifico per quanto possibile;

nella prima fase del musicismo cioe' quando ho iniziato la mia formazione
sugli strumenti musicali anzi meglio scrivere tramite gli strumenti musicali,
in questa prima fase mi sono avvalso dello strumento di educazione musicale
chiamato metronomo.

Come sicuramente tutti saprete, il metronomo e' un contatore di movimenti musicali
che a differenza dell'orologio ( ma sono cugini solo che uno parla solo la lingua del 60 e l'altro e' poliglotta ) e' regolabile secondo un range di ticchettii che vanno da circa 40 a circa 180 bpm
( cioe' battiti per minuto ) .
Un musicista che si rispetti ( leggete questa frase letteralmente, cioe' un musicista che rispetta sè stesso ) partira' dall'educazione col metronomo e generalmente
se la portera' a lungo nel suo trainarsi verso il progresso di cio' che si puo'.

iL tempo misurato cosi', e' quello che gli antichi greci visualizzavano con il Kronos,
il tempo dell'orologio, del metronomo.

Un'altra rappresentazione del tempo per gli amici greci era il Kairos, il tempo dell'opportunita',
cioe' il tempo dove l'atto e' opportuno, puoi farlo in quell'istante, ne' prima ne' dopo
in quanto fuori da quel momento l'atto e' inopportuno.

Altra rappresentazione ancora era l'Aion, il tempo dove passato e futuro si interpenetrano
addirittura scambiandosi, e' il tempo dell'eterno ritorno di Nietzche, e' il tempo che
subiamo quando mancano 10 minuti di Kronos alla fine di una lezione che non ci piace,
guardiamo continuamente l'orologio e quei 10 minuti si trasformano in ore e che invece
quando stiamo con una persona che amiamo o quando stiamo facendo qualcosa di molto piacevole e passano le ore, ci accorgiamo che sono volate in fretta, non ci sembra che
sia passato cosi' tanto tempo ( Kronos ).

Su questi tre tempi apro la discussione di quello che per me significano in musica.

Prima fase del musicismo, ci si forma nel Kronos.
Seconda fase del musicismo, si viene rapiti durante l'esibizione e si entra nell'Aion
che io chiamo il tempo dell'arte.

e il Kairos ?
Quando un musicista si dice che abbia un suo tocco particolare,
le piccole fluttuazioni libere rispetto al Kronos/Metronomo
se sono musicali, stanno nel Kairos, perche' e' giusto che quelle note vengano suonate
in quegli istanti.

Ovviamente tutte considerazioni personali raccolte qui e li',
scusate gli errori di battitura, refusi eccetera,
fluttuo tra 4 tipi di tastiera ogni volta e mi confondo sui simboli delle lettere,
appena ho tempo ( Kronos ahahahah ! ) provo a correggere, promesso.
 
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Guitar zero
view post Posted on 16/2/2012, 15:36




Interessante.
Perlomeno mi concilia l'accettazione del fatto che la musica non è un'arte "fissa" come quelle visive.

CITAZIONE (TheGrandWazoo @ 15/2/2012, 19:09) 
Un musicista che si rispetti ( leggete questa frase letteralmente, cioe' un musicista che rispetta sè stesso ) partira' dall'educazione col metronomo e generalmente
se la portera' a lungo nel suo trainarsi verso il progresso di cio' che si puo'.

Questo bisognerebbe farlo notare ai professori di musica delle scuole medie.
e ora parte una polemica personale

Già, perché qui nasce la scarsa cultura musicale italiana.
Alle medie generalmente insegnano agli studenti come suonare il flauto. E lo insegnano pure male e magari controvoglia.
Un fanciullo
- a cui viene imposto di suonare il piffero,
- lo suona pure male perché
- il prof non lo corregge se fa dei fischi vuvuzelanti
non diventerà certo un usufruitore appassionato di musica, figurarsi se si dedicherà spontaneamente allo studio di uno strumento.
E' ovvio che poi in itaGlia rimaniamo fermi allo stilema della canzonetta anni '30.
 
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TheGrandWazoo
view post Posted on 16/2/2012, 19:59




Nella vita di ogni giorno il ritmo e' fondamentale,ma lo ignoriamo, facciamo finta di niente.
Pensate alla sede del ritmo ( la parte mediana del corpo ),
Polmoni e cuore sono gli organi ritmici piu' evidenti,
quando respiro e battito cardiaco sono in accordo allora bene,
quando sono in disarmonia c'e' qualcosa che non va.

Nelle scuole di teatro serie, nelle scuole di danza,
ove ci si educa al movimento, si usa il metronomo e ci si sincronizza a dovere.
Quindi l'osservazione sul fatto che molti insegnanti di musica trattano alla leggera
l'educazione dei fanciulli mi risulta molto pertinente soprattutto perche'
vittima di professori disattenti, quando cominciai a insegnare ero gia' ben conscio
dell'errore numero uno nell'insegnamento cioe': Vomitare nozioni addosso alla folla e nel caso di insuccesso nei risultati e riscontri, manifestare nevrosi e isterismi o totale mancanza di disciplina e indolenza.

Comunque la scuola italiota-montessoriana non e' il luogo adatto per imparare nulla,
quelle sono prigioni legalizzate per i giovani dove li si costringe a pensare dei pensieri
edulcorati da ripetere al carceriere che non e' a sua volta educato a insegnar nulla
e a giudicare oggettivamente fuori da antipatia o simpatia ( e tutto questo quando va' bene,..,).

Estendo il pensiero:

Non tutti nasciamo con un particolare interesse o predisposizione per le arti musicali
( ad esempio io stesso mi considero un mediocre musicista ma un buon insegnante )
e la responsabilita' nel decodificare la tipologia dell'alunno e variare secondo
modalita' per lui piu' digeribili rispetto proprio questa sua tipologia i concetti da attraversare insieme, e' l'arte vera di un qualunque insegnante,
insegnare, proprio come suonare e' un'arte e non si scappa
lo sappiamo tutti che si puo' essere musicisti pazzeschi senza automaticamente essere
buoni insegnanti e viceversa, e sappiamo pure che in i-taglia, basta un diploma di laurea e un corsetto per essere abilitati all'insegnamento, non c'e' insomma la cultura della formazione per gli educatori ( o meglio c'e' ma solo per un ristrettissimo campo di studi e non e' obbligatorio passare da tali scuole di formazioni prima di mettere piede in un'aula scolastica a formare i ragazzini ) .

Sulla cultura, mi piace come viene denigrata da C.B.
egli parla dell'etimo e dice che cultura deriva da colon, la cultura e' colonizzazione.
Se ci si pensa un secondo, come mai in Africa parlano il francese in quasi tutti gli stati ?
Come mai in qualsiasi ondata di colonizzazioni i tiranni per prima cosa
si lanciano nella cancellazione delle tradizioni,lingue,culti,usi,costumi, dei colonizzati ?
In questo senso cultura e' colonizzazione e in Itali-argh ( argh e' l'onomatopea di chi osserva o subisce uno schifo nei fumetti ) dalle guerre in poi ci siamo consegnati ai popoli anglofoni
in tutti i sensi. Ricordo che persino le scale musicali tradizionalmente studiate accademicamente
e utilizzate come fondamento per la musica Europea, sono frutto di studi et esperimenti
che dagli antichi greci ( su tutti Pitagora ) ci portiamo fino ad oggi.
La culla della grande musica classica e' stata l'Italia, a seguire la Germania la Francia, l'Austria, la Polonia, l'Ungheria e la Russia. Le forme musicali le abbiamo inventate noi, il librettista di Mozart era italiano e Mozart stesso odiava ( e poi copiava) Clementi perche' era abbastanza invidioso di questo italiano ( lo scrive in una lettera privata forse al padre, non ricordo ) , Bach era grandissimo appassionato delle forme musicali italiane soprattutto apprezzava Vivaldi, Clementi in certi suoi frangenti lo trovo addirittura piu' geniale di Bach, oppure prendete Palestrina e sentite cosa si e' inventato armonicamente parlando con tre o quattro voci a parti strette ( un tipo di arrangiamento armonico si dice a parti strette se le voci stanno vicine, bisogna essere bravi per evitare aspre dissonanze tra gli intrecci ) .

Insomma nonostante un glorioso passato,
questo pomodoro che era l'Italia una volta spremuto e' divenuto passato.
Ci si impoverisce e di riflesso si impoverisce il prossimo, invece bisogna ricercare
e mai affidarsi ai media, alle scuole statali o agli improvvisati,
prima scrivevamo canzoni, oggi ci canzonano.
 
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Guitar zero
view post Posted on 22/2/2012, 15:52




Beh, per quanto riguarda la colonizzazione culturale, non saremmo su questo forum se la Gran Bretagna non fosse diventata la prima potenza mondiale a partire dal XVI-XVII secolo...
 
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Guitar zero
view post Posted on 9/3/2012, 10:55




Scusate se il re-upping, ma...

Vogliamo parlare di quanto è irritante discutere di musica nelle discussioni faccia a faccia con amici, conoscenti etc.?
Purtroppo certa gente ne parla ancora in termini di degustibus...
 
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12 replies since 8/2/2012, 18:19   542 views
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